A caccia di investitori e di futuro, settimana dopo settimana, partita dopo partita. Il Palermo targato Mirri si sta muovendo, a dispetto di un silenzio che spazientisce e rende nervosi. Non c’è immobilità: il presidente si sta muovendo ma lo sta facendo con cautela. E non potrebbe essere altrimenti, dopo le tante parole (buone, ottimistiche) che poi non hanno trovato riscontro nei fatti. Ci riferiamo alla trattativa palesemente sfumata con un presunto fondo di investimento inglese, che sembrava invece, almeno inizialmente, procedere spedita. Da quell’istante, si è fermato il tema cessione. O meglio: sospeso. Perchè in realtà la questione è sempre viva anche se procede a “passo di Mazurca”.
Si tratta con nuovi investitori?
E se dentro questo silenzio, ci fossero invece dei contenuti? Possibile. Probabile, anzi, che Dario Mirri sia a lavoro con nuovi investitori e che abbia avuto un incontro con questi ultimi. Potrebbe essere avvenuto a Milano all’inizio di questa settimana, in un pomeriggio di Marzo che sembrava insignificante. Lo stesso, è stato avvistato infatti in aereoporto, in partenza, direzione “Navigli”. Il patron non parla (per ora), e fa pure bene; ma quando lo farà, è possibile che questa volta le novità saranno grosse e concrete (ci si auspica). Risolta anche la querelle Di Piazza ormai un mese fa, Mirri può davvero spendere tutte le sue energie per dare un futuro sostenibile al Palermo. Cosa che al momento non c’è. Si sa, che le trattative in questo campo sono molto lunghe a volte. E i movimenti che vi stiamo raccontando potrebbero essere le prime pagine di un capitolo che si è appena aperto. Ma Mirri ha fretta di chiudere e a fine stagione, ne potremmo sapere molto di più.
Dalla cessione al campo
Da un capitolo, poi, si passa ad un altro: quello del campo. Se è vero che Mirri si muove, lo stesso infatti fa Baldini che però non può certo pensare alle questioni societarie. Maniacale com’è, nel suo lavoro, non lo farebbe neanche sotto tortura. E così, meglio pensare alla settimana forse più importante della stagione: quella che porterà, domenica, alla sfida contro l’Avellino. Una trasferta che può dare slancio, i cui i punti pesano di più; quella che può cambiare davvero il finale di campionato di un Palermo troppo camaleontico, malato, schizofrenico. Non è detto che la presunta nuova trattativa possa dipendere dal raggiungimento della Serie B, ma certo la promozione sarebbe un messaggio di propaganda importante, darebbe un appeal diverso. Il lavoro di Mirri e quello di Baldini, si muovono quindi sincronizzati verso un unico obiettivo: dare al club un futuro roseo.
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Speriamo, anche perché a Giugno mezza squadra va via e tra luglio e agosto si deve ricostruire tutto, ma servono i soldi e la competenza.