Il vice-tecnico di Silvio Baldini, Nardini, è intervenuto in conferenza stampa per analizzare la prestazione dei suoi uomini nella gara tra Palermo e Taranto, terminata con il risultato di 5-2.
Le dichiarazioni di Nardini
“Quando vinci l’ambiente è felice, soprattutto se vinci con 5 gol. Ora il morale cresce, e bisogna trarne vantaggio. Possiamo giocarcela con tutti anche fuori casa, e lavoriamo su questo. I ragazzi sono professionisti assoluti. Io ho giocato tanto a calcio, ma devo fare un grande plauso ai giocatori perché abbiam trovato un gruppo davvero fantastico. Noi dobbiamo lavorare sull’avere una mentalità costante anche fuori casa. Comunque questa vittoria ci servirà per domenica, perché ha spezzato l’aura di negatività”.
“Ho chiamato Baldini ed era contento. Lui è moderato, difficilmente si lascia andare con le esternazioni. Magari aveva rammarico per le azioni non sfruttate, ma non per il gol ma per non aver finalizzato”. Baldini vuol sempre far gol, per questo lavoriamo un sacco su schemi e soluzioni offensivi. Però oggi i gol li han sbagliati Valente e Luperini, che sono tra i più precisi in allenamento. Sotto questo punto di vista dobbiamo esser più cattivi, sebbene non possiamo lamentarci perché ne abbiamo fatti 5″.
“Cosa manca per vedere una classifica da big? È vero, manca continuità, ma ci sono da considerare gli episodi. Non era ertamente il solito Palermo aggressivo che abbiamo visto prima. Stiamo lavorando appositamente per tornare quel Palermo, perché dobbiamo arrivare ancora più in alto in vista dei play-off. Non possiamo nasconderci: qualcosa ci è mancato. Dobbiamo ritrovare grandi motivazioni. Col pareggio di Andria, Potenza e Pagani effettivamente abbiam perso un po’ di punti. I ragazzi sono coscienti di non aver raggiunto la prestazione, ma oggi si sono rifatti”.
“Noi dobbiam giocare con queste caratteristiche, perché se ci manca la fase di pressione facciamo fatica. Tutte le squadre quando non pressano vanno in difficoltà, perché saltano determinati meccanismi. I ragazzi stessi in campo chiamavano il pressing del compagno, perché da questo arriva beneficio per tutto il gruppo. De Rose, Luperini e Brunori ci rendono felici e orgogliosi, ma siamo contenti anche di altri che si danno da fare ed entrano in campo con il piglio giusto. Ciccio ha esperienza. Luperini idem. Brunori è un grande attaccante ed è un piacere vederlo giocare. Anche io pagherei il biglietto per vedere giocare il numero 9. Magari ci sono alcuni meno in vista ma fondamentali per gli ingranaggi della squadra”.
“Ero emozionato ad andare in panchina in uno stadio così. Io sono un passionale e sono molto felice, mi dispiace per il mister. Già con Baldini avevo fatto altre panchine a Carrara, e ho vinto tutte. Lo stesso a Brescello con Marco Osio. Questa è la quinta o la sesta panchina tra i professionisti, e mi ha portato bene. Per me, a quasi sessanta anni, è un’emozione fantastica. Il ‘Barbera’ è uno spettacolo per il nostro lavoro. Gli dedico questa vittoria perché per me è una persona importante”.
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