Palermo-Padova si avvicina. Il 12 giugno i rosanero allenati da Baldini si giocheranno la promozione contro i biancoscudati di Massimo Oddo. Dopo lo 0-1 dell’andata, i siciliani partiranno con un piccolo vantaggio in vista della gara di ritorno, ma la qualificazione resta ancora apertissima. Qualcuno, anzi più di qualcuno, pensa in questo momento che sia ormai fatta per la promozione. E non è un’idea complicata, effettivamente. Basterebbe ragionare sul fatto che i padroni di casa avranno due risultati su tre a disposizione per raggiungere il sogno e che al Renzo Barbera Brunori e compagni sono imbattuti da oltre un anno e mezzo.
Padova l’unica a mettere alle corde il Palermo
Vista così, sembra facile. Pure troppo. La verità è che però di fronte i rosanero hanno un avversario davvero forte. Che anche all’andata, aveva messo alle corde il Palermo. Dopo un primo tempo equilibrato, infatti, il Padova aveva schiacciato i siciliani nella seconda frazione creando almeno una nitida occasione da gol e molte altre potenziali. E’ la prima volta che i rosanero hanno sofferto così tanto in trasferta. Ma era un momento che prima o poi doveva arrivare. Nonostante tutto, è arrivata però la vittoria. Con le unghia, con i denti. Sofferta, sporca, ma alla fine… “conta il risultato”. Non è solo una frase, è un mantra. Ancor di più quando ti giochi una finale che vale tanto, forse tutto. Per il presente e, soprattutto, per il futuro del club siciliano.
In casa ha vinto la…Sofferenza
E’ finito un primo tempo. Adesso ci sono altri 90′ di fuoco. E, forse, anche di più. Il formato casa in questi playoff non è stato lo stesso di sempre. Agli spareggi promozione i rosanero hanno ottenuto soltanto una vittoria, contro la FeralpiSalò, nel ritorno della semifinale (dopo lo 0-3 del’andata). Ma soprattutto la sofferenza non è mai mancata. Contro la Triestina solo un gol di Luperini ha evitato la sconfitta (che sarebbe comunque stata indolore, il Palermo avrebbe comunque ottenuto la qualificazine ai quarti in virtù del miglior piazzamento in classifica). Contro la Virtus Entella, i rosanero erano sotto 0-2. Questa volta l’eliminazione era vicina, a un passo. Poi qualcosa si è tirato fuori: orgoglio, cuore, passione. Anche nella vittoria contro la Feralpì, l’unica come detto in questi spareggi, i primi 20′ erano stati di marca lombarda. E adesso?
Le statistiche non contano, giochi apertissimi
Baldini ha detto che “la squadra affronterà la partita pensando di aver perso all’andata”, come sempre in questi playoff. Quasi un postulato ormai. Ha portato bene, fin qui. Ma i rosanero non sempre hanno ascoltato il buon consiglio del proprio allenatore in questa lotteria dei playoff. E’ vero, ci sarà pure un vantaggio importante, ma i giochi non sono chiusi. E oggi chi pensa il contrario è solo un pazzo furioso. Qualcuno che non conosce il pericolo. Qualcuno che di calcio ne ha visto poco o nulla. Ci sarà ancora da soffrire, e tanto. Ci sarà da sudare. Le statistiche contano zero ed è proprio vero che, in fondo, il pubblico non ha mai segnato un gol.
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