Poteva andare molto peggio a Palermo e Padova che in campo avevano 23 diffidati nella finale d’andata, 12 per i biancoscudati e 11 per i rosanero. Alla fine, saranno soltanto in due a saltare la finalissima del 12 giugno: Damiani da un lato e Ajeti dall’altro. Potevano essere di più per Baldini, se solo l’arbitro non avesse graziato in più occasioni Valente e Marconi soprattutto nel primo tempo. Nella seconda frazione, a prendere il cartellino giallo era stato invece Giron. Il francese, non rientrava però nell’elenco dei diffidati (uno dei pochi) e prenderà normalmente il suo posto sulla fascia sinistra.
Damiani, un’esclusione su cui si può recriminare
Il Palermo potrebbe recriminare sull’ammonizione di Damiani. Intorno alla metà del secondo tempo, Brunori si era involato verso la porta avversaria e aveva messo in mezzo un pallone per il centrocampista ex Empoli che in spaccata ha toccato il volto di Donnarumma. L’arbitro sfodera il cartellino giallo all’indirizzo del giocatore rosanero, ma l’azione doveva essere interrotta prima. Il tentativo dell’attaccante di proprietà della Juventus era infatti viziato da un fuorigioco iniziale. Se il direttore di gara avesse fischiato prima, non si sarebbe mai arrivati alla sanzione per Damiani. Adesso Baldini dovrà fare a meno di uno dei suoi giocatori più in forma. Al suo posto, favorito Dall’Oglio su Odjer.
Damiani e Ajeti out, chi perde di più?
Entrambe le squadre dovranno fare a meno di due giocatori importanti. Il Palermo targato Baldini ha però dimostrato di saper vincere anche senza il suo “pupillo” delle ultime settimane. Nella doppia sfida contro la Triestina infatti Damiani era in panchina, così come nell’andata dei quarti di finale contro la Virtus Entella. In quest’ultima occasione, il centrocampista ex Empoli entrò a 20′ dalla fine. Poi le ultime tre partite le ha giocate sempre dall’inizio. Dall’altro lato, Massimo Oddo non potrà contare su Ajeti, perno difensivo dei biancoscudati. In stagione conta 17 apparizioni, ma le ha giocate tutte in questi playoff: ben 5 partite. L’ex Torino, tra l’altro, era stato uno dei pochi capace di frenare gli attacchi alla profondità di Brunori. Proprio il fallo commesso sul centravanti dei rosanero, gli è costato però uno dei gialli più pesanti della sua carriera. Un fallo speso bene, visto che Brunori era pronto a far scattare un contropiede che poteva essere letale al minuto 85′. Vista in questo modo, a perdere di più potrebbe essere il Padova. Ma il campo, come al solito, sarà giudice supremo.
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